Live storytelling: l’arte di narrare emozioni
Articolo di Martina Pugno, copywriter, Social Media Manager
Fare Storytelling non vuol dire soltanto comporre un racconto. Significa sfruttare l’arte della narrazione per condurre le persone lungo un percorso fatto di parole, immagini, suoni e, soprattutto, emozioni.
Da sempre, il potere del racconto risiede nell’immedesimazione e nel coinvolgimento. Poter vivere le esperienze descritte, poter toccare o assaporare ciò che viene mostrato: su questa illusione si fonda l’efficacia di un percorso narrativo.
Cosa c’entra tutto questo con la comunicazione aziendale? C’entra eccome, se sai sfruttare tutti gli strumenti a tua disposizione per costruire una vera e propria esperienza virtuale alla quale chiunque possa prendere parte.
Con il Live Storytelling puoi sfruttare i canali Social per creare un racconto attraverso una moltitudine di punti di vista. Puoi raccontare un evento dal vivo, ma anche portare le persone “dietro le quinte” della tua azienda, mostrando la cura con la quale vengono creati i prodotti e rivelando l’aspetto umano del tuo brand.
Puoi organizzare un blog tour, invitando influencer e blogger di settore a visitare la tua azienda, coinvolgendo inoltre nell’esperienza tutte le persone che vorranno seguire la giornata attraverso i tuoi canali social.
Il principale punto di forza del Live Storytelling è proprio la possibilità di costruire un racconto corale: da spettatori a protagonisti, i partecipanti possono contribuire alla narrazione tramite pubblicazioni in diretta, trasformando la propria visione nel tassello di un unico, ricco mosaico.
Come impostare un’esperienza di Live Storytelling?
Nella definizione della strategia occorre prendere in considerazione, innanzitutto, i canali attraverso i quali sviluppare il racconto. A meno che non venga elaborata una strategia a lungo termine, è sconsigliabile attivare degli account social appositamente per la comunicazione di un particolare evento. Ricorda: più deleterio di una pagina social mal gestita c’è solo una pagina social attivata e abbandonata.
Vediamo come strutturare una strategia di Live Storytelling efficace tramite i Social Network più usati dalle aziende: Facebook, Instagram e Twitter. Puoi scegliere di utilizzare uno solo o tutti questi canali insieme, purché tu riesca a garantire contenuti diversificati.
Facebook – È il social sul quale, probabilmente, è presente la maggior fetta del tuo pubblico. Facebook è il canale che ti permette di creare il racconto più composito: un’opportunità da sfruttare appieno. Puoi lasciare ampio spazio ai contenuti testuali, corredati di fotografie di buona qualità.
Ai post testuali e fotografici puoi alternare delle pillole video: a differenza del live streaming, realizzare dei brevi video rapidamente editati e pubblicati permetterà di catturare anche l’attenzione delle persone che decidono di seguire l’evento dopo qualche tempo dal suo inizio. Inoltre, la presenza di contenuti video aumenterà il livello di coinvolgimento degli utenti.
Ai contenuti prodotti dalla tua azienda si andranno probabilmente ad aggiungere quelli dei partecipanti: coinvolgendoli nella narrazione li trasformerai in parte attiva, creando un racconto perfino più ricco di punti di vista di quanti non sia possibile percepirne tramite l’esperienza dal vivo.
Instagram – Su Instagram, la narrazione può farsi più rapida e deve essere incentrata su immagini evocative e curate, più rilevanti della parte testuale. Giocano un ruolo cruciale gli hashtag con i quali accompagnare gli scatti: Instagram è in grado di offrire grande visibilità se le immagini sono di qualità e se sai sfruttare le parole chiave più efficaci con le quali farti trovare.
Anche in questo caso, l’occasione è preziosa per coltivare la relazione con i partecipanti e con i tuoi follower tramite repost, like e i commenti ai contenuti via via da loro pubblicati.
Twitter – Strumento d’eccellenza per il Live Storytelling, Twitter permette il racconto in diretta tramite contenuti testuali brevi e in rapida sequenza. Individua un massimo di due o tre hashtag principali da utilizzare in ogni post per permettere alle persone di seguire facilmente la tua narrazione.
Nessun Social Network meglio di Twitter ti permette di coinvolgere gli utenti: rilancia i loro contenuti e monitora ciò che viene pubblicato per creare la tua narrazione composita.
Anche in questo caso puoi ottenere maggiore visibilità tramite le fotografie e i contenuti video, in diversi modi. Puoi caricare le pillole video sul tuo sito web e rilanciarle come link su Twitter, oppure utilizzare Periscope per una diretta live.
In tutto e per tutto uno strumento per il Live Streaming, Periscope ha ancora un bacino di utenti limitato: considera se vale la pena impegnare gli sforzi in questa direzione.
Qualsiasi sia il canale da te scelto, ricorda che il racconto live è destinato sia al pubblico non presente, sia a quello presente all’evento: i contenuti più preziosi sono quelli che rivelano particolari difficili da cogliere anche per chi sta vivendo l’esperienza in prima persona.
Allontanati dalla cronaca, racconta i valori, suscita emozioni. In questo modo puoi integrare online e offline nella tua strategia di Corporate Storytelling, superando un confine che si sta facendo sempre più labile.
Un racconto dalla lunga eco
Frequenti condivisioni, rafforzamento del legame delle persone con il brand, aumento estemporaneo della visibilità: accanto a questi vantaggi a breve termine, un’operazione di Live Storytelling ti permette di raccogliere frutti anche a medio e lungo termine.
Pensa alla possibilità di produrre, in un arco temporale molto ristretto, una grande quantità di materiale fotografico e video relativo al tuo brand. Molti di questi contenuti andranno a comporre il tuo racconto, altri potranno semplicemente arricchire il tuo archivio ed essere sfruttati nel corso dei mesi a seguire all’interno della tua strategia di Content Marketing.
Se saprai creare coinvolgimento, la visibilità ottenuta avrà una lunga coda: tanto più l’esperienza di Live Storytelling creata sarà piacevole e memorabile, tanto più forte sarà il legame con le persone, gli influencer e i blogger, più propensi a citare il brand in futuro e a diventarne ambassador.